Catalogate negli anni Ottanta, le opere antiche della Biblioteca si distinguono per valore e singolarità. Tra le più interessanti edizioni del XVI secolo figurano l’Anatomia di Mondino dei Liucci e la Bibbia in latino donata dal direttore Giuseppe Romussi. Molti dei volumi provengono dalla Libreria civica e dalla donazione Baratelli, anche se non manca il contributo di anonimi. Insieme alle cinquecentine, la Biblioteca conserva due incunaboli stampati a Padova nel 1477: Dubia di Paolo Stefani della Pergola, teologo noto nel Quattrocento, e Consequentiae di Ralph Strode, filosofo inglese del Trecento. Diversi e di pregio anche i manoscritti, come il De curialium miseriis di Papa Pio II, del XV secolo, o la Raccolta di pensieri morali di vari autori di Felicita Morandi, scrittrice bosina dell’Ottocento.