I libri stampati a Varese 1778 – 1876

La prima tipografia e il primo teatro di Varese furono voluti da Francesco III d’Este, duca di Modena. Costui si trasferì a Varese nel 1765, e contribuì come pochi altri al fiorire dell’allora borgo lombardo. In questo periodo – siamo nel XVIII secolo – nacque la tipografia moderna di Gaetano Motta e Giorgio Pedemonti, due brillanti possessori di aziende tipografiche lombarde. Il testo più antico che si è conservato è una tesi matematica e filosofica, contenente una pagina di illustrazioni di rifrazione luminosa. Diversi i volumi di medicina, dallo studio sulla pellagra di Giovanni Maria Albera al Saggio di osservazioni chirurgiche di Annibale Parea, ricco anche di notizie sulla sanità e i costumi varesini. La tipografia venne comprata nel 1836 da Giuseppe Rainoldi, che stampò due testi fondamentali per la storia dell’editoria varesina: Storia fisica e politica della Città di Varese e terre adiacenti, nel 1837, e  Il Santuario del Sacro Monte di Varese, nel 1851. Successivamente, la tipografia venne acquistata da Andrea Ubicini, celebre libraio milanese.

  • Il catalogo è disponibile in formato digitale dal sito della Biblioteca Digitale Lombarda

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